Con l’avvento di Internet, le possibilità per le aziende di ampliare le relazioni
verticali con altre imprese, originariamente avviate tramite il sistema dell’EDI,
sono aumentate esponenzialmente, così come sono aumentati in pari misura i
vantaggi che le stesse hanno ottenuto, dato che le interazioni possono ora
attivarsi su un mercato senza confini geografici, reso aperto dall’ipermedialità
e telepresenza della rete e questo, a prescindere dalle dimensioni dell’azienda. I
principali vantaggi che il BTB offre alle imprese, possono così sintetizzarsi:
- Riduzione dei costi amministrativi
L’implementazione di un progetto di BTB e, quindi, l’utilizzo della rete quale
veicolo di scambio delle informazioni associate alle transazioni commerciali
tra aziende, permette una riduzione dei costi che l’azienda deve
necessariamente sostenere nel business tradizionale, proprio per gestire
l’attività amministrativa derivante dallo scambio delle diverse informazioni
aziendali, come le informazioni sui contratti conclusi, gli ordini e la loro
fatturazione, le bolle di accompagnamento, i documenti utili alla consegna e
spedizione dei prodotti, gli incassi ed i pagamenti, i finanziamenti, ecc. La
lentezza e l’inefficienza della gestione informativa di tipo cartaceo infatti,
comporta oneri di processo riducibili con una riprogettazione del modello
organizzativo. Sicuramente, l’azienda subirà dapprima un impatto
considerevole sulle modalità di rilevazione dei dati (intesa come attività di
raccolta di tutte le informazioni aventi rilevanza amministrativa e nella
conseguente registrazione), di elaborazione (intesa come quell’attività di
conversione dei dati in informazioni utili per l’azienda), di gestione (intesa
come attività di archiviazione) e di ricerca (produzione di informazioni che
permettano di soddisfare esigenze conoscitive specifiche, come potrebbe
verificarsi in caso di necessità di un aggiornamento dei vari documenti), in
quanto passare da una gestione di tipo cartaceo ad una di tipo digitale, non è
cosa semplice. La rete, permette infatti di raggiungere uno straordinario livello
di efficienza ed efficacia amministrativa, ma occorre che i flussi informativi tra
le imprese, siano integrati, pertanto, ogni azienda che partecipa alla
transazione, deve produrre informazioni comprensibili per la controparte,
eliminando ogni possibilità di discrepanze informative. General Electric¹ ,
afferma in proposito che è riuscita ad ottenere notevoli risparmi di costo,
trasferendo gran parte delle proprie operazioni d’acquisto sulla rete. Il
personale della divisione illuminazione, prima di questa innovazione , spediva
centinaia di richieste all’ufficio acquisti centralizzato, anche per prodotti di
basso valore unitario. Per poter procedere alla fornitura, ogni addetto doveva
richiedere i preventivi di spesa ai diversi fornitori interpellati, fotocopiare le
risposte, allegarle alla richiesta originale e spedirle quindi al richiedente. Questi
infine, aveva l’incombenza di ricostruire tutta la procedura e quindi emettere il
buono d’ordine, passando nuovamente per l’ufficio acquisti. Tale procedura,
richiedeva almeno sette giorni lavorativi e portava l’ufficio acquisti a rivolgersi
a pochissimi fornitori, onde evitare attese nelle risposte.
Con la rete, la General Electric, riesce ora ad interpellare e far partecipare
all’asta, un elevatissimo numero di fornitori, diminuendo così del 30% la forza
lavoro coinvolta nel processo d’acquisto, del 20% i costi del materiale cartaceo
e postale ed infine occupare il 60% della forza lavoro precedentemente
occupata nella suddetta funzione, in altre attività, con un risparmio di circa
500-700 milioni di dollari.
- Riduzione dei costi e rapida risposta ai bisogni della clientela
Il tempo intercorrente tra la richiesta di un prodotto o servizio, e quello di
individuazione, progettazione, realizzazione ed evasione dello stesso, il
cosiddetto time to market, può essere sensibilmente ridotto con l’utilizzo della
rete. Ciò, permette all’azienda di ridurre notevolmente il costo del processo
produttivo, visto che lo stesso richiede, nel canale tradizionale, tempi molti
lunghi ed ingenti risorse per studiare e realizzare un prodotto che soddisfi la
clientela. Offrire una risposta rapida ed ottimale al bisogno del cliente,
permette inoltre all’azienda, di incrementare il valore percepito dal cliente sul
bene stesso e quest’aspetto può essere rafforzato dallo sviluppo delle
interazioni aziendali, in quanto le aziende fornitrici, possono acquisire in modo
dettagliato le richieste della clientela, in termini di specifiche esatte del
prodotto che potrà quindi essere personalizzato, evitando la formazione di
surplus produttivi e, permettendo una partecipazione attiva del cliente alla
progettazione del prodotto richiesto, sarà anche possibile operare una riduzione
dei costi di assistenza e di revisione degli stessi.
Una delle voci di costo che infatti pesa sulla maggior parte delle imprese non
presenti in rete, è quella determinata dagli stock di magazzino delle materie
prime, necessarie al processo produttivo, ovvero dei prodotti finiti destinati alla
vendita. Dovendo tali stock essere acquistati e mantenuti inoperativi in
magazzino, costituiscono di fatto un’immobilizzazione finanziaria che potrebbe
essere utilizzata per scopi diversi e ben più utili. Con il Just in time, quale
filosofia o ipertecnica di programmazione della produzione nata in Giappone,
l’impresa riesce a diminuire i costi di produzione sfruttando una stretta
collaborazione tra aziende, dove viene organizzato il flusso produttivo sulla
base di un canale ascendente di rifornimento. L’impresa infatti, saprà con
anticipo il livello di materie prime di cui necessita e, comunicandolo per tempo
all’azienda fornitrice, potrà evitare la formazione di scorte e quindi risparmiare
nei diversi costi di magazzino, sia di produzione, potendosi permettere un
livellamento della stessa riducendo al minimo le sue fluttuazioni, che in termini
di costi amministrativo-finanziari. Occorre tener presente però, che il fornitore
è a sua volta un’impresa, la quale potrebbe presentare eventuali problemi di
gestione e di approvvigionamento pertanto, con le interazioni aziendali di BTB,
le imprese ottengono un valido supporto per il loro coinvolgimento.
Secondo una ricerca pubblicata dalla Goldman Sachs² , la razionalizzazione
della supply chain, migliorata dalla maggior efficienza delle transazioni
condotte online e dalla pressione competitiva tra i fornitori, darà vita ad un
risparmio di costo sui fattori produttivi e ad un taglio percentuale sui costi
operativi, che varierà da settore a settore.
Possiamo analizzare, con l’ausilio di una tabella, quali saranno i settori
maggiormente coinvolti, dagli effetti positivi, ottenibili dall’avvento del
fenomeno BTB. In testa alla classifica, troviamo il comparto elettronico,
utilizzato poi in diversi settori industriali, successivamente quello delle
telecomunicazioni ed infine quello dei trasporti merci.
Risparmi stimati garantiti dal passaggio al BTB
SETTORE INDUSTRIALE |
RISPARMIO STIMATO % |
Componenti elettronici |
29% - 39% |
Prodotti forestali |
15% - 25% |
Trasporto merci |
15% - 20% |
Macchinari |
22% |
Computing |
11% - 20% |
Life sciences |
12% - 19% |
Media & adversaiting |
10% - 15% |
Prodotti combustibili |
5% - 15% |
Acciaio |
11% |
Aerospaziale |
11% |
Chimica |
10% |
Carta |
10% |
Mantenaince, repair e operation (MRO) |
10% |
Salute |
5% |
Ingredienti alimentari |
3% - 5% |
Estrattiva |
2% |
(fonte, Goldman Sachs “BTB: 2B or not 2B?” su www.gs.com)