Capitolo I: L'impatto dell'Information & Comunication Technology sui rapporti di fornitura
In generale sono numerose le aree d´intervento per la gestione integrata della supply chain.
In questo paragrafo saranno prese in considerazione quelle che agiscono sulle cause e sui meccanismi di propagazione dell´effetto
Forrester.
Da quanto descritto nel paragrafo precedente emerge che i problemi di amplificazione della domanda possono essere principalmente
associati alla mancanza di coordinamento tra gli attori della supply chain, distorsioni nella trasmissione delle informazioni
da valle a monte, gestione scorretta del ciclo dell´ordine e della pianificazione di acquisti, produzione e distribuzione ecc.
Sono questi problemi che possono essere affrontati attraverso una gestione integrata dei flussi fisici e informativi.
Per quanto riguarda i flussi fisici lungo la supply chain, senza dubbio costituisce un´opportunitá per tutti gli attori del
network, un approccio integrato per la pianificazione e il controllo delle scorte per mezzo di una rete di organizzazioni che
cooperano, focalizzandosi sulla domanda del mercato finale.
Le imprese tendono a concentrarsi sugli effetti immediati ed evidenti, come costi d´acquisto e la disponibilitá immediata dei
prodotti quando il cliente li richiede, trascurando le complesse interrelazioni tra gli stock dislocati in diversi punti del
supply network.
Mancanza di indicatori prestazionali riferiti al supply network o non allineati, inaccuratezza sullo stato di avanzamento degli
ordini, gestione semplicistica delle scorte (ad esempio una gestione indifferenziata e statica per ogni codice), analisi incompleta
sulle politiche di trasporto, separazione tra progettazione del supply network e decisioni operative: sono queste situazioni in
cui ci si puo´ trovare quando si affronta il problema della gestione dei flussi fisici che in parte puó essere dovuta anche alla
mancanza di conoscenza del funzionamento e delle conseguenze dell´effetto Forrester.
Trasmettere e avere a disposizione informazioni accurate e al momento giusto sono condizioni necessarie per creare un flusso
informativo efficiente. Oltre alla modalità di trasmissione a cascata delle informazioni da valle verso monte lungo la
supply chain, che contribuisce a renderle obsolete, ci sono altre cause di distorsione dei flussi informativi come:
- Ritardi intesi, sia come ritardi nell'invio dell' informazione sia come lentezza dei processi di creazione dell'informazione.
- Rumori introdotti da errori nel canale di comunicazione
- Disturbi come previsioni non accurate o utilizzo di regole grossolane
L'intera supply chain è gestita più efficaciemente quando ogni attore che ne fa parte è in grado di catturare le informazioni
pertinenti la sua attività direttamente dall' anello della catena in cui vengono generate, senza l'intermediazione di qualche
attore che ne alteri il significato o addirittura le trattenga.
Non è necessario che tutti i membri della supply chain abbiano acesso alle medesime informazioni.
È sufficiente, e anche conveniente in termini di costi ed elaborazione, che ogni attore abbia visibilità limitata solo alle
informazioni utili per gestire meglio la parte di propria pertinenza.
Al fine di limitare l'amplificazione della domanda, in letteratura viene attribuita molta importanza il ruolo dei dati sulle
vendite ai consumatori finali.
Tradizionalmente infatti, i singoli attori della supply chain pianificano e programmano le proprie attività solo sulla base
dei dati sulle vendite ai loro clienti immediati.
Quando tutti gli attori hanno a disposizione in modo non distorto e aggiornato i dati si crea un "canale delle informazioni
arricchito", che consente a ogni singolo attore di prendere le proprie decisioni per la gestione dei processi logistici
sapendo ció che il mercato finale sta effettivamente domandando.
La trasmissione dei dati dal punto vendita a tutti i membri della supply chain, al posto di quella tradizionale a cascata,
rientra nella strategia di compressione del tempo di reazione alla domanda finale che consente di creare una supply chain agile.
Il tempo di ciclo totale, definito come il tempo che intercorre tra la richiesta del cliente e la sua soddisfazione, ha due
componenti: il flusso dei materiali e il flusso delle informazioni.
Tradizionalmente molta attenzione viene rivolta al primo aspetto, senza considerare che il flusso dei materiali é attivato dal
flusso dalle informazioni e che reagire a ordini trasmessi lentamente non migliora significativamente la dinamica di risposta
ai cambiamenti della domanda.
Notevoli benefici si possono ottenere, invece agendo anche sul secondo aspetto dal momento che le nuove tecnologie rendono
possibili riduzioni sempre maggiori del tempo di scambio delle informazioni.
Infatti, ridurre il lead time del flusso dei materiali permette agli attori a valle di ridurre il livello complessivo di scorte.
D´altra parte, la riduzione del lead time del flusso delle informazioni, consente di diminuire l´ampiezza tra il livello massimo
e minimo delle scorte, perché gli attori a valle possono disporre di maggiori informazioni sulla disponibilitá di prodotti
da parte dei fornitori, limitando il ricorso alle sovraordinazioni.