CAPITOLO I: La soddisfazione del cliente
1.5 I costi dell'insoddisfazione
Abbiamo visto, brevemente, quanto un cliente soddisfatto e soprattutto fedele possa valere per un'azienda.
Oltre a tutti gli effetti positivi citati, dobbiamo menzionare gli aspetti negativi, anzi letali, che l'insoddisfazione del
cliente può invece provocare.
Essenziale è ricordare che il cliente ha dalla sua parte un'arma potentissima: la scelta.
Se è insoddisfatto del servizio ricevuto, può decidere in ogni momento di abbandonarci, determinando per l'azienda fornitrice
in primo luogo perdita di ricavi, ma non solo.
Così come il passaparola (Wom, word of mouth) positivo arricchisce l'azienda,
viceversa il passaparola negativo del cliente insoddisfatto la impoverisce, ma in maniera più potente.
Secondo una ricerca effettuata dal Tarp (Technical Assistance Research Programs) infatti, un cliente insoddisfatto racconta
i motivi della sua insoddisfazione mediamente ad altri 8-10 potenziali clienti.
Parte di questi tende a loro volta a diffondere notizie negative su quell'azienda, pur non avendo mai provato direttamente
l'esperienza.
Alla fine si crea un circolo vizioso che arreca danno all'immagine stessa dell'azienda, la quale difficilmente riuscirà a
riconquistare quei potenziali clienti con campagne di marketing; i clienti potenziali sono, infatti, più inclini a dare fiducia
a chi si è già servito presso quell'azienda piuttosto che alla pubblicità.
I costi dell'insoddisfazione possono riassumersi in:
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