4 Dati e prospettive del B2C e B2B
Il commercio su Internet, se si guarda al volume delle transazioni, continua a essere dominato dagli
scambi tra aziende, dal B2B quindi; questo per una serie di buone ragioni: conoscenza e
certificazione del fornitore, ripetitività degli acquisti, inserimento della transazione nell'ambito di
procedure in parte automatizzate, gestione della Supply Chain.
Secondo stime EITO – IDC [SMAU 2004], in Europa occidentale l'eCommercio avrebbe generato
in tutto nel 2003 476,7 miliardi di euro: per l'86,7%, (413,6 miliardi) generato dalle aziende, mentre
solo il 13,2%, (63,1 miliardi di euro) mosso dagli utenti finali.
I tassi di crescita sono previsti uguali per le due componenti anche per i prossimi anni, pari al 50%
medio annuo, arrivando così ad un totale di 2.423 miliardi di euro nel 2007.
Nel mondo
Nel 2003 il B2B on-line mondiale ha raggiunto la cifra di 1.3 trilioni di dollari scambiati tra
aziende; gli Usa da soli hanno totalizzato più della metà del giro d'affari totale, (eMarketer 2004).
Secondo questa ricerca, inoltre, Germania, Svezia, USA e Finlandia sono i paesi più avanzati nel
settore della tecnologia per l'eBusiness. Più del 70% delle aziende in questi paesi ha sperimentato
l'acquisto on-line.
La figura 6 (Laudon 2003) rappresenta la crescita del commercio B2B mondiale dal 2001 al 2006.
Essa analizza sia l'andamento del commercio B2B on-line, sia di quello tradizionale.
Secondo i dati di previsione, le transazioni B2B on-line ammonteranno nel 2004 a circa 2.7 trilioni
di dollari e aumenteranno fino a raggiungere, nel 2006, quasi 5.5 trilioni di dollari.
La stima, quindi, prevede che il volume d'affari generato raddoppierà entro il 2006.
I settori trainanti nel B2B risultano essere, figura 7 (Laudon 2003):
In Italia
Il B2B italiano risulta in crescita, con un passaggio dai quasi 24 miliardi di euro nel 2001 ai 360
miliardi di euro previsti per il 2005, come in figura 8 secondo la stima di Jupiter Research (Jupiter 2004).
Uno studio condotto dall'Associazione Impresa Politecnico, del Politecnico di Milano [AIP 2004] riporta i dati relativi al 2003: il B2B italiano coinvolge un giro d'affari dell'ammontare di circa 84 miliardi di euro, il 5% delle transazioni tradizionali tra le imprese e 10 volte tanto rispetto al commercio elettronico B2C. La ricerca ha selezionato due ambiti applicativi del B2B:
I settori che hanno ottenuto maggior successo nell'eCommerce sono, secondo il medesimo studio:
Quanto detto permette di delineare in modo più preciso il panorama italiano attuale che è
caratterizzato dalla presenza di pochi ma consistenti grandi network basati su EDI tradizionale, che
supportano le attività di eSupply Chain Execution. Ciò avviene soprattutto nel settore
automobilistico, farmaceutico e degli elettrodomestici, nei quali sono definiti degli standard
universali per il formato dei dati. Sono in aumento i progetti di integrazione delle reti EDI con le
tecnologie Internet, per estendere le attività di eSupply Chain Execution anche a piccole e medie
aziende con volumi di acquisto/venduto minori.
Esistono inoltre numerose tipologie di collaborazioni più semplici (che estendono, ad esempio, la
visibilità dei piani di produzione ai fornitori) basate su EDI tradizionale; forme di collaborazione
più ampia, come co-design o pianificazione collaborativa della produzione, basate su Internet sono
ancora poco diffuse, come pure le applicazioni di eCatalog.
Si stanno diffondendo in modo sostanzioso le attività di eSourcing attuate tramite l'utilizzo di
piattaforme tecnologiche e servizi forniti da terze parti. Sono proprio questi operatori B2B a
svolgere un ruolo predominante nel panorama italiano, come si vede in figura 11. Si tratta di
fornitori specializzati di servizi per il supporto delle relazioni tra i fornitori e i clienti: VAN (Value
Added Network) EDI, Marketplace consortili, operatori specializzati nell'eSourcing e/o
nell'eCatalog, Supply Chain Service Provider. Essi catalizzano quasi il 50% del totale eCommerce,
con ampia predominanza dei VAN EDI tradizionali.
E' possibile a questo punto fare delle previsioni per il futuro, cercando di individuare i principali trend evolutivi (vedi figura 12).
Si stima una forte crescita dell'eCommerce B2B basato su tecnologie Internet, soprattutto per le
applicazioni di eProcurement e in particolare di eSourcing. Viene ridimensionato lo sviluppo dei
sistemi EDI tradizionali, che continua limitatamente ai settori in cui rappresenta uno standard
riconosciuto e consolidato. Cresce in modo significativo, invece, l'impiego di sistemi ibridi di EDI
su Internet, che permettono un abbassamento dei costi e l'utilizzo anche da parte delle piccole e
medie imprese. Oltre alle attività di eSupply Chain Execution, aumenta il ruolo delle applicazioni di
eSupply Chain Collaboration basate su EDI e InternetEDI. Un posto di rilievo rimane agli operatori
B2B terzi, in particolare a quelli basati su reti Internet che supportano l'eSourcing e l'eSupply
Chain Collaboration.
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