L'attività di un'impresa viene definita attraverso Business Models, che descrivono il modo in cui
essa genera reddito e trae guadagno. Il Business Model definisce sia aspetti strategici che
implementativi dell'attività aziendale, riconducibili ai seguenti punti:
- l'architettura che definisce i flussi informativi, di prodotti e di servizi, con una descrizione
dei vari attori di business e dei loro ruoli;
- la definizione e differenziazione dell'offerta;
- la modalità di selezione dei clienti;
- la modalità di acquisizione e mantenimento dei clienti;
- il modo in cui si crea utilità per il cliente;
- la strategie di entrata sul mercato (strategie di promozione e distribuzione);
- la descrizione delle fonti di guadagno;
- le tecnologie informatiche disponibili ed utilizzabili.
Da una analisi della letteratura più attenta sembra di poter identificare una serie di modelli che si
applicano con successo al settore B2B [Dai 2002, Bocconi 2003, AIP 2004, Rappa 2004]:
- eShop
- eProcurement
- eAuction
- eMall
- eMarketplace
- Virtual Community
- Value Chain Service Provider
- Value Chain Integrator
- Collaboration Platform
- Information Brokerage
- eSupply Chain
La figura 1 classifica i modelli secondo due parametri: il grado di innovazione e il grado di
integrazione delle funzioni. Come si vede, il modello eShop, versione elettronica di un negozio tradizionale, presenta il grado più basso di innovazione e integrazione
delle funzioni.
Agli estremi si trova invece il modello Value Chain Integration, che non ha corrispettivi
nel business tradizionale e presenta il livello più alto di integrazione ed innovazione.
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Figura 1 - Modelli di eBusiness
Esaminiamo quindi i vari modelli in dettaglio.
1. eShop: è un modello di tipo ''one-to-one'' con l'obiettivo di promuovere l'azienda e i suoi
prodotti o servizi attraverso un canale di marketing alternativo ed innovativo, prevedendo
spesso la possibilità di ordinare e pagare online.
I benefici riscontrati dall'adozione di questo modello sono:
- per l'azienda:
- incremento della domanda;
- riduzione sia dei costi generali che di quelli relativi alla promozione e alla
vendita;
- per il consumatore:
- riduzione del costo dei prodotti rispetto ai canali tradizionali;
- scelta più ampia;
- migliore informazione;
- accessibilità 24 ore su 24.
2. eProcurement: è un modello di tipo ''one-to-many'' il cui obiettivo principale è sostituire le
normali strategie di approvvigionamento impiegate dall'azienda per acquisire i prodotti e i
servizi di cui necessita per il proprio processo produttivo. Gli acquirenti trattano
preventivamente con i venditori preferenziali al fine di integrare i loro cataloghi in uno
unico.
Tale catalogo include la descrizione dei prodotti, i tempi di consegna ed il prezzo
negoziato di ciascun articolo e viene utilizzato da ogni addetto agli acquisti.
Invece di aspettare che le persone autorizzate approvino l'ordine e che l'ufficio acquisti
inoltri la richiesta ai fornitori (un processo che può richiedere anche settimane), gli impiegati
possono formulare direttamente dalla loro postazione di lavoro l'ordinativo, da una lista
precedentemente approvata.
L'ordine passa attraverso un processo interno di approvazione,
per poi essere mandato elettronicamente al fornitore, lasciando nella sua scia una chiara
traccia per le verifiche.
Ciò consente ai professionisti di potersi concentrare sugli aspetti più
strategici dell'approvvigionamento, come la negoziazione dei contratti e la gestione dei
fornitori. Queste transazioni possono essere integrate nei sistemi di contabilità e di gestione
delle imprese coinvolte.
L'attività di eProcurement può essere gestita internamente
dall'azienda o affidata in outsourcing a strutture esterne specializzate.
I vantaggi sono:
- ampia scelta di offerenti, con conseguenti costi minori, maggiore qualità, migliorata
consegna e minor costo di approvvigionamento;
- raggiungimento di economie di acquisto;
- automatizzazione dei processi di richiesta di offerta;
- maggior controllo sugli acquisti, infatti è garantita la corrispondenza degli acquisti
con le politiche di procurement dell'azienda;
- riduzione delle attività operative nell'area degli acquisti.