Le applicazioni di SCM hanno lo scopo di supportare il management nell'attività di pianificazione, ottimizzazione e supporto
decisionale; in particolare, nell'ambito dell'attività di misurazione delle performance, è possibile:
- definire, monitorare e controllare i principali indicatori di natura non finanziaria in unico ambiente.
- Avere visibilità anticipata sul futuro andamento degli indicatori stessi;
- Effettuare simulazioni di tipo "what if" per verificare l'impatto sugli indicatori di performance delle diverse scelte di gestione.
Lo SCM può avere anche altri obiettivi: riduzione del presso dei prodotti, time-to-market, differenziazione, consolidamento in mercati
di nicchia.
Il ruolo dell'ICT (Informatio Communication Technology) nel SCM è quello di supportare una base informativa per i diversi
soggetti coinvolti, permettere l'ottimizzazione del servizio al cliente, aumentare la velocità di comunicazione, ridurre i costi di
processo, tracciare le informazioni, consentire reazioni veloci ad eventi imprevisti che si verificano lungo la catena virtuale.
I metodi informatici utilizzabili per evitare cali di efficienza e mantenere fluido il flusso informativo lungo la catena logistica
sono sostanzialmente di tre tipi:
- alcune grandi aziende impongono un sistema informativo comune ai loro fornitori e subfornitori per snellire e semplificare il processo;
- altre utilizzano tecnologie IP (Internet, Intranet, Extranet, email) che permettono loro di comunicare in modo efficace e diretto con fornitori e clienti, indipendentemente dai sistemi legacy in uso;
- altri ancora utilizzano ERP che comprendono i moduli necessari alla gestione dell'intera catena del valore (tra cui SCM).
Quest'ultima soluzione si adatta in modo particolare a alle aziende che possiedono magazzini e impianti produttivi dislocati in
località distanti tra loro e dalla sede aziendale; l'accessibilità via internet, Intranet, EDI fa si che le informazioni siano
disponibili, in tempo reale, dove necessario.
Attraverso questa soluzione in benefici ottenibili sono:
- trasparenza e visibilità sull'intera supply chain di dati riguardanti vincoli, saturazione di risorse e utilizzo di materiali;
- maggiore velocità nel prendere decisioni per rispondere adeguatamente a tutte le variazioni, sia interne che esterne, che impattano sul normale flusso di approvvigionamento-produzione-delivery;
- migliore utilizzo delle risorse e riduzione delle giacenze di magazzino;
- miglior servizio e migliore informazione al cliente.
L'ottimizzazione delle procedure di gestione, di approvvigionamento e di delivery necessita fondamentalmente di strumenti efficaci e
innovativi in grado di eliminare le problematiche legate alla comunicazione e alla condivisione delle informazioni, al fine
di ridurre in modo sensibile i costi relativi (telefono, fax, ore lavoro), i tempi di approvvigionamento e di follow up.
Gli strumenti di SCM rispondono principalmente a questi obiettivi, cioè al raggiungimento della massima efficienza nei processi di
comunicazione e nei flussi informativi lungo la catena logistica estesa (dal sub fornitore al cliente finale).
I principali benefici legati all'adozione di soluzioni SCM sono chiaramente identificati dalle tre "C":
- cooperazione: attraverso la comunicazione e lo scambio di informazioni relative a livello delle scorte, dati previsionali, trend di vendita, trend della domanda, il livello di cooperazione tra i soggetti presenti lungo la supply chain aumenta in modo significativo;
- coordinamento: il coordinamento delle operazioni permette di ridurre i tempi tra l'ordine e la consegna, adottando un approccio just in time;
- comunicazione: la comunicazione attraverso protocollo IP e il trasferimento di documenti tramite EDI consentono di monitorare in
modo efficace le diverse fasi di gestione dell'ordine.
Adottando una soluzione di SCM, le aziende possono ricavare ulteriori vantaggi in più aspetti della loro attività:
- riduzione del capitale circolante, che può essere ottenuta tramite minori scorte e tramite un ciclo cash to cash più veloce;
- efficienza degli investimenti, ottenibile effettuando un ridimensionamento dei magazzini e avendo una maggior disponibilità di informazioni a supporto del processo decisionale in area produzione ( es. scelta make or buy di alcuni componenti del prodotto finale);
- miglioramento del servizio al cliente finale;
- riduzione dei costi, ottenibile automatizzando le operazioni ripetitive quotidiane, il comparto packaging e le spedizioni;
- incremento dei ricavi, raggiunto grazie alla possibilità di personalizzazione del prodotto.
L'ottimizzazione della supply chain si sviluppa su tre livelli:
- sul piano strategico si tratta di definire la struttura e l'utilizzo del network fisico per raggiungere gli obiettivi di business al minor costo;
- sul piano tattico il SCM riguarda la previsione della domanda, della produzione, della distribuzione e del trasporto;
- suo piano operativo, la pianificazione e ciò che succede in tempo reale permettono di avere informazioni sul singolo
stabilimento come su quanto è in transito piuttosto che in spedizione.
Sempre in riferimento alle funzionalità le applicazioni di SCM possono essere suddivise in due segmenti:
Supply Chain Planning e Supply Chain Execution.
Il primo segmento raggruppa e analizza le informazioni contenute nel database aziendale per prevedere la domanda e di conseguenza
programmare la produzione; può essere applicato per decisioni operative e strategie di lungo termine.
Il secondo utilizza le informazioni generate dal primo per guidare la produzione, la logistica e i movimenti di materie prime,
componenti e prodotti finiti, può essere usato per determinare la capacità produttiva e creare un piano di produzione che soddisfi
le esigenze di domanda e sia adattabile ai cambiamenti (figura 1.2).
Figura 1.2: Due segmenti di SCM.
Fonte: Cherry Tree&Co. Research, 1999.