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CAPITOLO I
Progresso tecnico ed occupazione: sintesi dei contributi teorici
1.0 Introduzione
I più grandi economisti, dai preclassici ai contemporanei, hanno esaminato le condizioni ed i fattori di crescita del reddito
individuale e delle nazioni in svariati modelli di sviluppo, considerando il progresso tecnologico come lo strumento chiave
dello sviluppo dinamico della ricchezza individuale e collettiva. In tal senso, è necessario ripercorrere le posizioni delle
più importanti scuole di pensiero sulla relazione intercorrente tra progresso tecnico ed occupazione per conoscerne le origini
e studiarne le varie angolature.
E' opportuno utilizzare questo tipo di approccio, non in quanto concernente la storia del
pensiero economico, ma poiché è il più adatto a proporre le teorie e le nozioni (sia quelle più semplici sia quelle più
complesse e realistiche) relative al legame tra l'innovazione tecnologica ed il numero dei posti di lavoro.
Si comincerà con l'introdurre il nostro argomento, illustrando brevemente le teorie, dominanti nel XVII e nel XVIII secolo,
proposte dai mercantilisti ed, in seguito, si passerà a discutere quelle offerte dai classici, in primis la teoria della
compensazione. Nel secondo paragrafo si studierà il pensiero neoclassico, nel terzo quello di Keynes e di Schumpeter, nel
quarto ci si riferirà a studi teorici più recenti.
Per concludere, nell'ultimo paragrafo, si tenterà di dare una visione
complessiva di tipo comparativo circa il pensiero dei principali autori delle varie scuole da noi citate in questa sede,
inoltre, si proporrà uno schema riassuntivo generale che permetta di paragonare l'andamento delle diverse variabili che,
secondo le varie teorie economiche, influenzano il legame tra progresso tecnico ed occupazione.
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