La logistica e le nuove tecnologie di rete, costituiscono delle vere e proprie infrastrutture strategiche tramite le quali, soprattutto le PMI, possono ridisegnare la propria organizzazione produttiva.
Le imprese possono stabilire una comunicazione a distanza con i propri partner, stringere nuovi rapporti commerciali e di collaborazione anche con imprese appartenenti a contesti geografici diversi e questo grazie appunto all'ICT.
Il flusso dei beni tra i diversi luoghi di produzione però, necessita di nuovi strumenti atti a ridurre le barriere operative che tradizionalmente hanno rappresentato un limite allo sviluppo delle attività economiche delle PMI su scala globale. La nuova concezione della logistica, grazie alle nuove tecnologie, ha permesso alle imprese di rendere più fluidi i processi produttivi spazialmente differenziati
Infatti, tramite una delega in outsourcing di tutte quelle attività che non rientrano fra quelle comprese nella area di eccellenza, l'impresa può concentrare le risorse sulla produzione di beni e servizi, sulla loro qualità, sul design e quindi sulle competenze distintive con cui creare valore utile per le imprese clienti (in pratica l'impresa riesce a riorganizzare la propria struttura con una nuova organizzazione a rete della divisione del lavoro). Nel concetto di impresa estesa e, quindi, di extended supply chain, la logistica è da intendersi come quell'insieme di attività che guida tutta la movimentazione del flusso fisico ed informativo delle merci all'interno di una rete produttiva (come potrebbe essere nel caso di un distretto produttivo).
In tale prospettiva quindi, la logistica non deve più considerarsi come un'attività sussidiaria, bensì una nuova modalità operativa che consente di ridisegnare le relazioni di fornitura e distribuzione, oltre ché di coordinare le attività produttive e di servizio fra imprese localizzate in aree geografiche diverse.
Si comprende quindi la grande rilevanza che assume l'organizzazione logistica come strategia competitiva, per tutte quelle piccole e medie imprese e dei sistemi produttivi locali (distretti) che abbiano una forte propensione all'export. Prendendo a riferimento il caso da analizzare, possiamo notare come la logistica, associata all'utilizzo delle nuove tecnologie, diviene quindi una vera e propria infrastruttura strategica che le aziende dovrebbero saper sfruttare così da raggiungere economie di scala e di scopo nell'uso condiviso dei propri magazzini.
Occorre notare però come, per le imprese di minori dimensioni, l'evoluzione della logistica, rischia di tradursi in una minaccia piuttosto che in un'opportunità, tanto per la mancanza di mezzi, infrastrutture, risorse e tecnologie atte a garantire il perseguimento di tali strategie a bassi costi, quanto per le difficoltà proprie insite nella condivisione di risorse tra più aziende, in modo particolare, all'interno di quei distretti definibili come concorrenziali, ossia dove tra le imprese stesse risulta particolarmente difficoltoso, organizzare un gioco di squadra
Data per scontata l'importanza e la necessità delle scorte, le aziende che sfruttano le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, tendono continuamente a dirigersi verso l'obiettivo dello "zero-scorte" sia per ridurre progressivamente le quote di capitale immobilizzato e sia per rendere più efficace la risposta alla crescente variabilità dei cicli produttivi (sempre più brevi).
Persistono comunque delle barriere che rendono difficoltosa l'implementazione di soluzioni in tal senso per la mancanza di personale dotato di competenze specifiche in materia e di attrezzature adatte a supportare tali strategie.
L'outsourcing quindi, rappresenta un'opportunità che consente alle imprese di ottenere nel contempo, sia le economie associate alla riduzione dei costi di gestione del processo, sia i vantaggi propri dell'operare in real time, così da evadere gli ordini delle imprese clienti in tempi sempre più brevi. A tal fine, si affacciano in tale panorama, nuovi operatori che offrono soluzioni radicali per la e-logistic.
UNITEC, rappresenta quindi un Information based integrator il quale offre alle imprese clienti, la possibilità di usufruire anche di servizi che permettano approvvigionamenti comuni e magazzini condivisi. Il "Magazzino virtuale", rappresenta una possibilità di ottimizzazione della gestione dei magazzini delle imprese. Tale soluzione, è stata studiata soprattutto per tutte quelle imprese che operano nei distretti industriali. L'idea di utilizzare un magazzino unico a servizio di più imprese, non è stata accolta favorevolmente, scontrandosi con problematiche di natura gestionale. Molte imprese infatti, tendono a voler conservare la propria autonomia gestionale (insostituibile fonte di versatilità), e quindi a non voler condividere con la concorrenza, informazioni strategiche sui propri mercati (siano essi di approvvigionamento che di distribuzione) o ancora informazioni ad alto valore aggiunto delle proprie produzioni.
Una prima iniziativa in tal direzione, si è avuta nel distretto dei marmi della Valpolicella, dove alcune delle imprese appartenenti al cluster, si sono attivate per un consorziamento logistico, tramite attività di coordinamento degli investimenti infrastrutturali per la realizzazione di una piattaforma logistica comune, con l'intento di razionalizzare la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, in entrata ed uscita, per gruppi di imprese che, oltre ad essere localizzate in uno stesso ambito territoriale, condividono beni appartenenti allo stesso settore merceologico.
Altro esempio molto importante, è quello relativo al distretto di Montebelluna (il distretto dello scarpone da sci), dove le imprese cominciano a sviluppare ed intraprendere strategie di investimento in elementi comunicativi condivisi.
E' stata creata, a tal fine, una piattaforma gestionale che consentirà, nel tempo, di implementare soluzioni di progettazioni condivise e di rapid prototyping per lo scarpone da sci.
Le nuove tecnologie però, oltre alla possibilità della condivisione delle informazioni, consentono anche, tramite la costruzione di piattaforme virtuali, la condivisione delle scorte aziendali in un magazzino virtuale, dove un operatore specializzato, neutrale rispetto a tutte le aziende distrettuali e quindi che possa assicurare una certa garanzia di trasparenza per tutte le partecipanti al progetto, UNITEC appunto, gestisca tutte le informazioni sullo stato dei singoli magazzini aziendali e delle attività di riordino relative agli acquisiti condivisi.
La condizione per il successo di tale iniziativa però, è subordinata sia all'adozione di uno standard logistico e comunicativo nel quale si concretizza tale piattaforma virtuale, che una vicinanza geografica delle imprese stesse per una migliore organizzazione delle consegne delle merci.
L'area della calzatura sportiva infatti, si presenta inserita in un territorio dalle dimensioni contenute, omogeneo e ben definito da un punto di vista funzionale.
Il distretto, si estende su 15 comuni, con una superficie totale di 320 Kmq. Le imprese appartenenti al distretto, sono circa 400, tra aziende industriali ed artigianali, caratterizzate da una straordinaria capacità di innovazione di prodotto e di processo. La logistica però, continua a rappresentare un nodo cruciale per il distretto. La rapidità della circolazione delle informazioni e delle merci, è quindi uno degli aspetti su cui tutte le imprese dovrebbero ragionare ed investire.
I vantaggi propri del magazzino virtuale possono essere spiegati con il lemma coniato dallo stesso Amministratore della UNITEC, Vincenzo Marino.
Le scorte di ogni impresa che partecipa al progetto, diminuiscono immediatamente ma, paradossalmente, ne aumenta la disponibilità. La trasformazione di un oggetto "fisico" in "virtuale", è sicuramente un'attività impossibile, ma gli sviluppi delle comunicazioni e della rete informatica, sono in effetti strumenti che permettono questa "metamorfosi".
Il Magazzino Virtuale è infatti una espressione dell'uso che si può fare di queste possibili trasformazioni. Sia lo stato fisico degli oggetti, che il loro lo stato virtuale, vengono considerati all'interno del Magazzino Virtuale per cui, possiamo definirlo, come un ibrido fisico-informatico.
La condivisione delle informazioni, resa possibile dalle tecnologie di rete, permette infatti di razionalizzare ed esternalizzare la gestione delle scorte, fisicamente presenti nei magazzini aziendali. Tramite il Magazzino Virtuale infatti, le scorte sono rappresentate dalla somma dei componenti, resi disponibili dalle imprese partecipanti al Magazzino Virtuale stesso e che operano in uno stesso territorio.
Il modello quindi, trova il suo particolare punto di riferimento nei distretti industriali, dove la possibilità di condividere materie prime, semilavorati e parti di ricambio, risulta massima.
I magazzini delle imprese che operano nei distretti infatti, presentano il più delle volte, delle ridondanze di scorte, oltre a tutta una serie di problematiche legate alla confusione operativa e logistica che si crea tra merci in entrata ed uscita.
Fenomeni questi che riguardano tutte le imprese indistintamente le quali si vedono costrette a sopportare i conseguenti costi di gestione, esistendo in tali realtà economiche dei "duplicati strutturali". Un progetto di condivisione, consente quindi a dette imprese, di eliminare sprechi ed ottenere nuove risorse economiche.
All'interno di ogni magazzino industriale è normalmente presente una certa quantità di materiali di ricambio, utili a garantire la continuità produttiva soprattutto qualora si verifichino guasti o picchi di domanda. In caso di inutilizzo però, tali scorte, devono essere dimesse senza che siano mai state utilizzate, creando così forme di spreco economico (si pensi anche ai casi connessi alla sostituzione degli impianti e/o obsolescenza dei componenti).
Con il Magazzino Virtuale, UNITEC offre a tutte le imprese del distretto, una riduzione delle scorte da stoccare, senza però la rinuncia ad una pronta disponibilità delle stesse in caso di necessità e, questo, grazie ad un sistema software che permette di avere sempre sotto controllo ed in tempo reale, tutte le informazioni necessarie per la gestione coordinata e globale nell'utilizzo delle scorte stesse. In caso di utilizzo di scorte da parte di un'azienda, oltre i limiti della propria disponibilità, UNITEC, tramite il sistema informatico, procede immediatamente al prelievo della merce dal magazzino di un'azienda vicina, ed al riordino della merce stessa al fornitore. L'intero distretto, funziona quindi come un'unica fabbrica e dove il Magazzino Virtuale è costituito fisicamente dall'insieme dei magazzini di proprietà delle diverse aziende, la cui gestione però, viene affidata ad UNITEC.
Le economie ottenibili all'interno dei distretti industriali, avrebbero quindi un grande impatto su tutta la catena del valore nazionale.